Questo è il grido di allarme che i lavoratori della ex Raffineria Metalli Capra lanciano.
La procedura dei licenziamenti collettivi è partita, la cassa
integrazione scadrà il 29/01/2020, un caos che ha gettato nell'incertezza i 68
lavoratori rimasti (prima del fallimento erano in 120) eppure un'offerta per
l'acquisto dell'azienda è sul tavolo dei Curatori Fallimentari, ma tutto è
bloccato a livello politico per la questione della discarica inquinata da Cesio
137 situata nel Comune di Capriano del Colle (Bs).
La soluzione sarebbe
scorporarla dal fallimento, come i compratori chiedono, ma nessuno fa niente.
Sui giornali è stato scritto che la soluzione per la messa
in sicurezza della discarica è stata approvata cercando di tranquillizzare l'opinione pubblica, ma i finanziamenti? e il Percolato ?
Una parte dei finanziamenti dovrebbe arrivare dal Ministero dell’ambiente e
una parta dalla cessione dell’azienda, ma nessun imprenditore la comprerà se non si
scorpora la discarica dal fallimento.
Questo stallo a cosa è dovuto? La data del 29/01/2020 si avvicina
e chi ci rimette in tutto questo? Come al solito i lavoratori anello debole della catena, e nessuno fa niente.
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