Scorie all’ex Metalli Capra: ci sono otto milioni per coprire la discarica

 di Valerio Morabito - Corriere della sera 23 aprile 2022

Accordo tra prefetto, sindaco del paese e Arpa. Serviranno due anni per i lavori di messa in sicurezza

Ben 8 milioni di euro per mettere in sicurezza la discarica e le scorie radioattive della ex Metalli Capra. Nella giornata di giovedì si è svolto un incontro a Brescia tra il prefetto Maria Rosaria Laganà (con i funzionari dell’ufficio), il sindaco di Capriano del Colle Stefano Sala e il personale di Arpa.

Durante la riunione è stata stipulata una sorta di convenzione nella quale è stato stabilito che verranno indirizzati 8 milioni di euro per la messa in sicurezza del «sudario» di rifiuti di Capriano, che con le sue 82.500 tonnellate di scorie contaminate da Cesio 137, stipate dal 1990, figura al secondo posto nella classifica delle dodici principali «criticità» nazionali stilata dall’Ispettorato per la sicurezza nucleare e la radioprotezione. Mentre nel sito di Castel Mella sono depositati 8.821 chilogrammi di materiale originariamente contaminato con Cesio 137, in 25 contenitori metallici e 3 big bags e a Montirone sono stoccati 21.834 chili di materiale contaminato, in 18 fusti e 12 cassoni metallici.

In sostanza, come deciso nell’accordo in Prefettura, una parte del denaro ottenuto dal gruppo milanese Intals e dalla Menoni Metalli di San Zeno , i quali hanno acquistato rispettivamente i siti della Metalli Capra di Castel Mella e Montirone, verrà impiegato per coprire la discarica con un capping. Quindi è finalmente a disposizione il denaro per finanziare il progetto esecutivo per la copertura con bentonite (ottenuta con l’acqua del percolato) della discarica. Il costo è di 8 milioni e serviranno due anni per completare i lavori per mettere in sicurezza il sito di Capriano. Vale la pena ricordare che, come deciso nei mesi precedenti, per decisione del prefetto di Brescia la discarica non è finita in eredità alla nuova proprietà, neanche le scorie stoccate in fusti e cassoni nei capannoni di Castel Mella e Montirone.

È la curatela fallimentare (e poi i Comuni) ad occuparsene. E infatti, in base all’accordo stipulato in Prefettura tra le parti, è stato deciso che una parte del denaro per acquistare i due siti di Castel Mella e Montirone è stato indirizzato per la bonifica della discarica di Capriano. Quindi l’acquisizione da parte dei privati ha contribuito a risolvere un problema ambientale che si trascina ormai da anni. In un contesto del genere vale la pena ricordare che c’è anche un milione stanziato dallo Stato e già nelle casse di Capriano per mettere in sicurezza la discarica, mentre altri due milioni di fondi pubblici sono stati destinati a fine 2021 a Castel Mella e Montirone per rimuovere le scorie in fusti e cassoni nei capannoni. Nel frattempo il livello del percolato è sotto controllo. Si tratta dell’estrema sintesi della relazione che con frequenza mensile arriva al Comune di Capriano del Colle per controllare la situazione del sito radioattivo Metalli Capra. In sostanza, dagli ultimi rilevamenti, è emerso che il livello del percolato si è abbassato rispetto ai mesi precedenti dove era in leggero aumento. Una buona notizia in vista della tanto attesa bonifica del sito.



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