EX METALLI CAPRA UN SARCOFAGO DI ARGILLA PER IL SITO RADIOATTIVO

 Ex Metalli Capra, un sarcofago di argilla per il sito radioattivo

Corriere della sera - cronaca di Valerio Morabito 27 ottobre 2022

Ieri si è tenuto l’incontro tra il sindaco di Capriano del Colle, Stefano Sala, la ditta Arcadis che si occuperà dei lavori e i vertici del Consorzio Oglio-Mella.

Un sarcofago di argilla per mettere in sicurezza il sito radioattivo della Metalli Capra. Ieri mattina si è svolto l’incontro tra il sindaco di Capriano del Colle, Stefano Sala, tecnici della ditta Arcadis (che si occuperà dei lavori) e dei vertici del Consorzio Oglio-Mella. In questa riunione è stato presentato il progetto di bonifica che partirà la prossima primavera, dunque tra aprile e maggio 2023. Come ha spiegato il primo cittadino Sala, «verrà creato un sarcofago in argilla mista ad altri prodotti naturali e isolanti con pareti spesse circa 80 centimetri». Poi verrà posizionato un telo sopra, in modo a non far fuoriuscire prodotti radioattivi, e su questo telo verranno sistemati altri 50 centimetri di argilla.

Tutto ciò per blindare il “sudario” di rifiuti di Capriano che con le sue 82.500 tonnellate di scorie contaminate da Cesio 137, stipate dal 1990, figura al secondo posto nella classifica delle dodici principali criticità nazionali stilata dall’Ispettorato per la sicurezza nucleare. Bonifica che verrà realizzata grazieagli 8 milioni già disponibili dalla primavera scorsa per realizzare la copertura con l’argilla e altri materiali. Serviranno circa due anni per completare i lavori per mettere in sicurezza il sito di Capriano. Con le operazioni di bonifica che inizieranno nella primavera 2023, l’obiettivo è ultimare i lavori entro il 2025.

Intanto, nel corso dell’ultima stagione estiva, i livelli del percolato sotto la discarica si sono abbassati in maniera evidente. Uno dei pochi effetti positivi della lunga siccità che ha contraddistinto e sta continuano a caratterizzare questo periodo. Nella vicenda della Metalli Capra un capitolo a parte merita la post-gestione, ovvero capire a chi spetterà la fase di monitoraggio del sito.

Così sono fondamentali le contro analisi che Arpa ha svolto in zona per verificare la presenza di inquinanti (compresi quelli radioattivi). Un passaggio cruciale per capire a chi spetterà, dopo la messa in sicurezza del sito, la fase di monitoraggio. Al momento l’unica certezza è che un onere del genere non potrà ricadere sul Comune di Capriano del Colle, che non ha la forza economica né le competenze nei propri uffici per affrontare la post-gestione della Metalli Capra. Per questo l’obiettivo è creare una collaborazione istituzionale tra Prefetto, Arpa e Comune. Un dialogo tra le parti, avviato da mesi, che si dovrebbe concretizzare con una convenzione tra i vari attori della vicenda per affrontare il nodo post-gestione. Il 2022 è stato un anno davvero importante in vista della bonifica e della messa insicurezza della Metalli Capra. Vale la pena ricordare, infatti, che lo scorso aprile si era tenuto un incontro nel quale erano stati sbloccati gli 8 milioni di euro che adesso permetteranno di avviare i lavori in primavera 2023.

In quella riunione era stata stipulata una sorta di convenzione nella quale era stato deciso di indirizzare 8 milioni di euro per la messa in sicurezza del “sudario” di rifiuti di Capriano con le sue 82.500 tonnellate di scorie contaminate da Cesio 137. Mentre nel sito di Castel Mella sono depositati 8.821 chilogrammi di materiale originariamente contaminato con Cesio 137, in 25 contenitori metallici e 3 big bags e a Montirone sono stoccati 21.834 chili di materiale contaminato, in 18 fusti e 12 cassoni metallici. In sostanza, come era stato deciso nell’accordo in Prefettura, una parte del denaro ottenuto dal gruppo milanese Intals e dalla Menoni Metalli di San Zeno, i quali hanno acquistato rispettivamente i siti della Metalli Capra di Castel Mella e Montirone, verrà impiegato per coprire la discarica con l’argilla ealtri materiali naturali. Quindi l’acquisizione da parte dei privati ha contribuito a risolvere un problema ambientale che si trascina ormai da decenni a Capriano del Colle.



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