Articolo Corriere della Sera del 2 gennaio 2024, cronaca Brescia
Dall’iter lumaca della Metalli Capra alle decine di cicatrici in provincia
diValerio Morabito
La post gestione a Capriano potrebbe essere affidata alla Provincia di Brescia. Nel sito scorie contaminate dal Cesio 137 stipate dal 1990
Sono le cicatrici del territorio. Quelle che, a distanza di anni, fanno sentire la loro presenza sul territorio bresciano. Si tratta dei siti contaminati, ben 261 tra città e provincia, presenti nell’elenco di Regione Lombardia e nell’anagrafe e gestione Integrata siti contaminati.
Tra questi spicca la ex Metalli Capra, a Capriano del Colle. L’avvio della bonifica doveva partire a fine 2023, ma l’iter burocratico va a rilento. Sono ancora in corso, infatti, le procedure per l’acquisizione di terreni (di alcune centinaia di metri) intorno all’ex discarica per realizzare il muro perimetrale e per costruire uno scolmatore d’acqua (piovana) che verrà collegato al Vaso Orso.
Dunque, si attende il completamento delle acquisizioni dei terreni intorno per effettuare le operazioni che prevedono la costruzione di un muro perimetrale al sito radioattivo che fungerà da barriera isolante grazie ad uno spessore di 80 centimetri. I lavori, che dureranno circa due anni, prevedono la costruzione di un sarcofago in argilla mista ad altri prodotti naturali e isolanti con pareti spesse circa 80 centimetri.
Poi verrà posizionato un telo sopra, in modo da non far fuoriuscire prodotti radioattivi, e su questo telo verranno sistemati altri 50 centimetri di argilla. Tutto per mettere in sicurezza 82.500 tonnellate di scorie contaminate da Cesio 137, stipate dal 1990. Senza dimenticare il tema della post-gestione, a sorpresa il tutto potrebbe essere affidato alla Provincia di Brescia (non a Regione).
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